«Sei fortunata» si sentì dire Alice dal poliziotto che raccolse la deposizione dopo lo stupro da lei subito quando aveva 19 anni. «Una ragazza fu stuprata e smembrata in quel luogo tempo fa». Il senso di questa controversa fortuna è il tema sul quale l'autrice torna sistematicamente nel corso del suo libro che è a un tempo drammatica testimonianza, lucida e spregiudicata indagine sulla violenza e le sue conseguenze e sconcertante ritratto autobiografico, denso di candore e acutezza psicologica, anticonformista e ironico, pieno di dolore e legittima ribellione. Alice, condannata dalla violenza alla solitudine e alla discriminazione, costretta a vivere in un mondo che ha solo due colori, ciò che è sicuro e ciò che non lo è, "rovinata" agli occhi di familiari, amici e fidanzati, riuscirà con coraggio a superare prove durissime per vivere in un mondo dove orrore e amore convivono. Lucky è anche un resoconto sulla tortuosa e insolita genesi di un talento letterario tra i più innovativi della scena letteraria internazionale.

Much like the sword-wielding Norseman depicted on its front sleeve, the eponymous debut album from Ensiferum unexpectedly invaded the new millennium's budding Viking metal landscape, speedily conquered the loyalties of unsuspecting listeners, and proceeded to set up a permanent settlement within the hearts of many devoted metal fans of all stripes. The strategy for this wholesale takeover was really quite simple, as the Finnish band obviously took stock of the broad inspirational foundations laid down by Sweden's pioneering Bathory before matching them with the more readily accessible songcraft perfected by countrymen Amorphis (while wisely subtracting Finntroll's goofy polka rhythms), to achieve a finely balanced and damn near irresistible Viking folk-metal formula.