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HOMO, QUO VADIS?

Posted By: Barvaz
HOMO, QUO VADIS?

HOMO, QUO VADIS? by jole buonfiglio
Italian | 2011 | ISBN: n/a | 165 pages | PDF | 0.8 MB


Ripercorrendo la storia della Scienza Moderna si resta sorpresi di quanto recenti siano le scoperte fondamentali da cui prendono avvio le attività di ricerca attualmente in corso in tutti i laboratori del mondo con sviluppo di progetti originali, interdisciplinari e di ampio respiro; ma in una realtà dominata dalla tenica, quale ruolo può avere il rinnovato studio del pensiero umanistico? L'antica distinzione fra umanesimo e scienze "dure" oggi non ha più senso, basti ricordare che Isaac Newton studiò tutta la vita non solo le materie scientifiche, ma anche la cronologia universale, l'interpretazione delle Sacre Scritture, le controversie teologiche, l'Apocalisse e l'alchimia a dimostrazione che ogni scienziato è anche umanista. Il prof. Schiavone sostiene che c'è bisogno di umanisti moderni capaci di fondere lo specialismo di varie discipline in una visione interdisciplinare, nell'integrazione di competenze diverse. Di tutte le nuove conoscenze, solo una piccola parte riesce a penetrare nella cultura media di tutti; cosa tanto più sorprendente se si pensa che gli oggetti sottoposti ad indagine riguardino così direttamente il nostro personale destino. Cultura specialistica e cultura comune dovrebbero quindi ibridarsi ed acquisire una valenza universale comprensibile ai più, esmplificarsi fino a rendere percepibili ed apprezzabili i contenuti scientifici.La finalità di questo scritto è stata di compiere un'avventura del pensiero dove le idee rivestono la stessa importanza dei fatti. Whitehead, grande filosofo e matematico, asseriva che la Scienza è "in massima parte frutto di una piacevole curiosità intellettuale" ed Einstein, ingegnere ell'universo", sostenitore della creatività dei ricercatori, affermava che "la formulazione di un problema è spesso più importante della sua soluzione".J.B.