«Estella? La vita straordinaria e dimenticata di Teresa Noce» by Valerio Varesi
Italiano | ASIN: B0D62SRNX4 | MP3@128 kbps | 6h 58m | 395.01 Mb
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"Brutta, povera e comunista" disse di Teresa Noce la madre del suo futuro marito – nonché segretario del Partito comunista italiano – Luigi Longo. Quella di Teresa Noce, nata poverissima alle "Cà neire", il quartiere più difficile di Torino, all’inizio del ventesimo secolo, è la storia di una femminista ante litteram che attraversa controcorrente quasi tutto il Novecento. Proletaria, figlia di una lavandaia abbandonata dal marito, fin da giovanissima organizza i primi scioperi delle operaie tessili e da iscritta al Pci è protagonista dell’antifascismo dopo la presa del potere di Mussolini. In seguito è prim’attrice nella Resistenza: con il nome di battaglia "Estella" partecipa alla guerra di Spagna, ed è poi esule in Francia, dov’è catturata dalla polizia collaborazionista del regime di Vichy, e internata nel campo di concentramento di Ravensbrück. Alla fine della guerra è fra le 21 donne che hanno contribuito a scrivere la Costituzione, ed è l’ideatrice dei "Treni della felicità", che a partire dalla fine del 1945 sottrarranno moltissimi bambini alla miseria. Parlamentare per due legislature, viene emarginata dalla politica per non essersi piegata ai voleri del Pci al momento del divorzio con Longo. Malgrado "la più grande delusione della sua vita", come dirà lei stessa a proposito del "tradimento" del partito, continua l’attività sindacale e si batte per i diritti delle donne, dalla parità salariale, ai servizi a favore della maternità, fino al riconoscimento della pari dignità nelle carriere. Una vita straordinaria dove la storia personale si intreccia con la storia collettiva fino a formare un tutt’uno. È la storia di una generazione che ha costruito l’Italia passando dalla grande tragedia della guerra all’altrettanto grande speranza verso il futuro.